martedì 31 maggio 2011

Si è formato il Comitato di Sora: 4 SI’ Al Referendum del 12 e 13 giugno


Questo pomeriggio si è riunito presso la biblioteca comunale di Sora il gruppo che ha costituito il Comitato di Sora “4 Sì al referendum”. Presenti Lucia Pallagrosi e Severo Lutrario del Coordinamento provinciale Acqua pubblica. Siamo a 12 giorni dal voto e abbiamo bisogno di attivisti per fare attacchinaggio, volantinaggio, speakeraggio, comizi e altro. Attorno a Sora, nei paesi della valle di Comino non ci sono poi gruppi impegnati fino ad ora sul referendum e questo è un grosso problema. Referendum su aria, acqua e legalità importanti per i cittadini. Ad Isola del Liri c’è già un comitato che sta lavorando da parecchio, tutti assieme eccetto un Partito che sta lavorando da solo. C’è poi la possibilità del laboratorio teatrale “Uvaspina” che può dare la disponibilità per rappresentazioni. Il 5 giugno, domenica, ci sarà una manifestazione in piazza nella città isolana. Il 9 giugno tornerà a Sora Umberto Guidoni. Tre buone notizie ma la cattiva è che la Curia vescovile non è disponibile a dare l’adesione. Sempre nella città delle Cascate sono già visibili i manifesti negli appositi spazi elettorali e l’associazione “Godere Operaio” ha a disposizione nella propria sede ulteriori manifesti da distribuire. “Il 2 giugno” – ci informa Pallagrosi – “un pulmino girerà per i paesini della Ciociaria, dalle 9, per informare sui quesiti. Si toccherà Supino, Patrica, Vallecorsa, Ripi e tanti altri. E a Rocca D’Arce domani 1° giugno ci sarà un comizio del parlamentare dell’Idv, Brutti”.


Il 10 giugno chiuderemo la campagna referendaria in piazza a Sora.

I quesiti referendari sull’acqua sono originali anche in prospettiva dei risultati di ieri lunedì. Per Severo Lutrario sono importanti i due quesiti sull’acqua perché hanno una storia originale. Derivano dal Forum per i Movimenti dell’Acqua del 2004 in cui migliaia di comitati si sono riuniti per far gestire l’acqua dalla politica, quella vera cioè dai cittadini. Da allora si è arrivati ai referendum e alle firme di oggi. “Nel frattempo le privatizzazioni sono andate avanti - ha ricordato Lutrario – siamo arrivati al decreto Ronchi che a fine anno farà entrare i privati nei servizi idrici italiani. In tre mesi si sono raccolte le firme per affrontare i referendum che devono rovesciare la situazione”. Tre quesiti che hanno fatto raccogliere oltre un milione di firme mai successo e senza tv e partiti. “Sono stati i cittadini che si sono impegnati e hanno imposto da soli tempi e modi della politica. E’ importante ora per i cittadini non farsi scappare questa occasione che rappresenta un esercizio alto di democrazia. Il quorum è la preoccupazione di tutti noi”, continua Lutrario parlando di due sondaggi che ci sono, ma non certificati da parte del Coordinamento per mancanza di soldi, e sono confortanti. Il 75% degli intervistati sono a conoscenza dei referendum e il quorum è raggiungibile.


Abbiamo la necessità di far sapere a tutti che ci sono i referendum e che dobbiamo votare tutti Sì.

Per Severo Lutrario nella nostra provincia abbiamo però uno sponsor eccezionale che è l’Acea-Ato 5. ”Noi siamo la ricetta” dice – “l’Acea è la più grande multiutilites d’Italia con soci quali Suez e Veolia che sta in provincia di Latina. Non siamo stati sfortunati è che è la privatizzazione dell’acqua che ha portato a questo stato delle cose”. Se non ci toccava l’Acea sarebbe arrivato qualcos’altro. E se ora va via L’Acea arriverà un’altra società. Afferma poi chiaramente che ci dobbiamo liberare della Società vincendo i referendum. Sul nucleare, che è diventato centrale dopo il disastro in Giappone, il materiale è poco, non ci sono manifesti. Gira solo il manifestino di color giallo: “Vota Sì per fermare il nucleare” www.fermiamoilnucleare.it che vogliamo riprodurre in fotocopie. Per Rodolfo Damiani, segretario dei Pensionati della Cisl, che è intervenuto nel dibattito: “stiamo lottando contro le lobby presenti pure nei partiti che mettono in difficoltà anziani che hanno 400 Euro al mese che non riescono a pagare le bollette”. Va detto basta a questo, lo sfogo di Damiani. La stampa non ci supporta l’idea è quella di fare una conferenza stampa che sembra essere fissata per venerdì prossimo alle 16. Vedremo chi ci sarà.

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