che è stata presentata agli elettori da Paolo De Simone, storico della sinistra ed esponente di “Rosso di Sera”. Per adesso è l’unica donna candidata, ma ormai i giochi sono (quasi) fatti per le candidature.
E’ la novità a Veroli perché mai prima una donna è stata candidata ed è diventata sindaco. Vuole attivare una collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale che in tanti dicono prima ma che poi all’atto pratico non fanno mai. Vuole favorire dei comitati di zona per riportare poi le istanze, i problemi al primo cittadino. In pratica una città in comune con i cittadini. Un modo nuovo di fare politica “evitando false promesse e solo preelettorali”, dice la candidata.
Sul Bilancio del comune dice che non è stato “mai reso noto ai più”. Una amministrazione comunale che deve cambiare, per la candidata a sindaco Barbara Zeppieri, “valorizzando il centro storico, riportando a Veroli la Biennale del ferro battuto”. Poi riportare l’attenzione sulla scuola elementare “A. Valente” chiusa da ben cinque anni per il terremoto e mai più aperta.
Critica l’amministrazione uscente di D’Onorio che ha fatto tanti danni a partire dalla mancata risoluzione del contratto con Acea-Ato5. Per non parlare del ribaltone consiliare in corsa dopo che una maggioranza è stata eletta.
IL CENTROSINISTRA. Nel Pd c’è stata maretta, il partito è
spaccato in due. C’è Danilo Campanari ormai candidato a sindaco, vuole un vice
sindaco giovane e forse riuscirà a ricompattare il partito durante queste
elezioni. Poi si vedrà. Le liste civiche sono ancora in una fase di decisione. “Impegno
Giovane” è ancora indecisa se appoggiare Simone Cretaro o Danilo Campanari.
IL CENTRODESTRA. Forza Italia, con Gianfranco Rufa, propone
per il Cinema Trulli, che chiude, una scuola di gioco collegata ai fasti
verulani. Una struttura per concerti, teatro, per spettacoli in genere. Propone
poi un Premio Veroli in una struttura che molti invidiano alla città.
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