lunedì 8 luglio 2019

Un concerto dedicato a Dr. John, leggenda di New Orleans, a Veroli


CONCERTO A VEROLI: È scomparso giovedì 6 giugno all'età di 77 anni Dr. John leggenda di New Orleans, ha scritto una delle pagine più importanti della musica popolare americana.

Il “Liri Blues” lo omaggerà con un concerto dedicato a lui .

IL 22 LUGLIO A VEROLI, nell'ambito del festival. L'evento era stato programmato per la città  di Isola del Liri, gemellata con New Orleans, purtroppo non è stato possibile. Il “Liri Blues” il cui ideatore e direttore artistico è cittadino onorario della città della Louisiana ha ritenuto opportuno e doveroso ricordarlo comunque.  con un evento che vedrà sul palco prestigiosi ospiti. Di seguito l'incontro con Dr. John in occasione del concerto di Isola del Liri. 2010 - 

LUCIANO DURO: IL RICORDO DI Dr. JOHN: PRESE LA MIA MANO E LA POGGIÒ SUL CUORE, SEMBRAVA CHE PREGASSE. 

Nel 2010 avemmo l'onore di inserire nel cast Dr. John, uno degli alfieri della musica di New Orleans, personaggio di elevata statura artistica, attivo dagli anni 50 e famoso per aver fuso la tradizione blues e jazz, di cui è eccelso pianista, con le altre forme musicali di quel caleidoscopio di culture che è New Orleans: funky, ragtime, zydeco, boogie-woogie, rhythm’n’blues e rock and roll. Nei suoi concerti c'è il sentore dei medicine show, delle cerimonie Voodoo e del Mardi Gras, il caratteristico carnevale della “Crescet City”. La sua grandezza è testimoniata da 5 Grammy Awards e dal riconoscimento nella Rock and Roll Hall of Fame. In quella occasione, gli accompagnatori del management, ci misero in guardia sul difficile carattere di Mr. Malcolm John Mac Rebennack Jr., in arte Dr. John, per questo pretesero che nel ristorante ci fosse solo lui e nessun altro e misero due guardie del corpo davanti l'ingresso per controllare ed evitare intrusioni. Questo comportamento mi urtò alquanto, ero il Sindaco di Isola del Liri, gemellata con New Orleans, ed anche cittadino onorario della città di cui lui era ambasciatore musicale. Insistetti così tanto da compromettere lo svolgimento dello stesso concerto, tanto ingiurioso ed incomprensibile parve quel comportamento che suonava come una grave offesa. Venni così accompagnato nel ristorante dove, solo e triste, seduto ad un tavolo c'era Dr. John. E' noto che il musicista come gran parte degli abitanti del Sud degli States sia un fervente seguace della religione Voodoo una combinazione di credenze tribali della tradizione africana, importate dai primi schiavi, connessa col tempo con concetti tratti dal Cattolicesimo. Una complessa teologia che spesso appare come una sorta di stregoneria e “magia nera”, ma in realtà sono riti che frequentemente vengono praticati anche dai cattolici stessi, talune suggestioni sono il frutto di rappresentazioni folcloristiche ed esagerazioni appartengono ad un'area delinquenziale dalla quale è bene stare lontani. Dr. John aveva preparato un tavolo, con tovaglia completamente nera, e disposto su di esso teschi di varia forma, amuleti ed altri oggetti di cui tralascio la descrizione. Non era un voler dar forza al personaggio come di solito fanno gli artisti per circondarsi di un alone di mistero, lui non fingeva. Mi avvicinai cautamente accompagnato da un interprete affinchè il mio interloquire fosse chiaro e senza equivoci. Il dottore mi accolse con un caldo e benevolo sorriso che sciolse il ghiaccio, non sapeva chi fossi e sebbene non lo dessi a vedere, si era reso conto che quell'altarino così allestito mi aveva intimidito. Mi presentai, dissi dei miei rapporti con New Orleans e del gemellaggio, lui si mostrò sorpreso e ascoltò con attenzione, non gli era stato comunicato neanche dove si trovasse e successivamente collocato in quel ristorante dove pregava in solitudine. Mi invitò a sedermi accanto a lui, proferì poche parole con voce flebile e nasale che pareva arrivare da mondi lontani, fu di una estrema gentilezza e nel momento in cui parlai di Edith e del compianto Alvin Batiste, musicista di grande carisma a New Orleans, del suo concerto dedicato a Isola del Liri e del rapporto di sincera amicizia con la nostra piccola città, si alzò lentamente prese la mia mano.

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