
Ma il comizio di qualche giorno addietro sotto la struttura di viale San Domenico, sede elettorale di Ernesto Tersigni, con i rappresentanti regionali Abbruzzese, Roma, il parlamentare europeo Pallone ed alcuni parlamentari aveva già dato qualche segnale. Non si era visto il ministro Brunetta e il presidente del Governo, Silvio Berlusconi aveva telefonato in diretta dopo il voto in Parlamento sul decreto Omnibus. Il Sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali, Francesco Giro nel suo intervento era stato chiaro ma molto polemico nei confronti della presidente della Regione Lazio. Aveva messo altra carne a cuocere per nuove polemiche: “Votare per Di Stefano è come votare per il Pd defunto. Votare invece per Tersigni è votare per la regione Lazio e per la stessa Polverini che ha vinto l’anno scorso con i voti delle due province di Frosinone e Latina”. Aveva continuato nel suo discorso, il Sottosegretario, dicendo che: “Sora è la nostra Milano, la nostra Napoli e la nostra Cassino”. Aveva, nel suo discorso, fatto capire che se vince Di Stefano, lunedì prossimo, ci potrebbero essere delle ripercussioni nel governo della regione. “Il voto utile” - per Giro – “è il voto ad Ernesto Tersigni, un voto utile pure alla Polverini”, l’altra frase del sottosegretario che ha colpito gli osservatori presenti. Ora arriva il passaggio dei due consiglieri nel giorno della chiusura del ballottaggio a Sora.

Enzo Di Stefano intanto replica a Tersigni con il comunicato stampa che dovrebbe essere l’ultimo per questa sera: “Toc toc… è arrivato il momento della verità! Il candidato Tersigni avrà la porta del suo ufficio sempre aperta come ha fatto rimanere vuota la sedia del confronto con me e con i cittadini? Se questa è la rassicurazione che rivolge ai Sorani, allora, qui, di certo, c’è solo che non è la persona giusta per amministrare la città di Sora. Nell’ultimo comunicato stampa emanato dal candidato Sindaco del Pdl, esattamente come in quelli precedenti, né io, né, tanto meno, gli elettori, abbiamo avuto il piacere di capire perché si dovrebbe votare per lui! Nel suo scritto, ho trovato solo la sequela dei nomi dei personaggi che sono venuti in passerella a Sora e che sicuramente non torneranno, un blaterare demagogico e inutile in cui non è possibile scorgere, nemmeno lontanamente, l’ombra di una proposta amministrativa seria e credibile”.
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